Skin Cycling è la routine skincare serale su un ciclo di quattro notti che la dermatologa Whitney Bowe ha concepito ispirata dai suoi pazienti.
«Skin Cycling funziona e rappresenta un punto di svolta per la salute della pelle – spiega la dermatologa - Aiuta a semplificare la routine di cura in un modo efficace e facile da seguire. Ho trattato migliaia di pazienti per oltre un decennio come dermatologa. Uno degli errori principali, quando si tratta di cura della pelle, è che non viene ripristinata la barriera cutanea durante la notte. Poi molti mescolano e abbinano ingredienti che semplicemente non stanno bene insieme o usano troppi prodotti e spesso in concentrazioni troppo elevate. Ecco perché ho sviluppato una routine skincare serale strategica e semplificata, pensando proprio all'ottimizzazione della barriera cutanea».
Skin Cycling ha un approccio less is more: non aggiunge più prodotti uno sopra l'altro ma li utilizza in modo che si completino. Il concetto è molto intuitivo. I muscoli e la mente hanno bisogno di giorni di recupero, quindi è logico che anche la pelle ne tragga beneficio.
Il ciclo delle quattro notti
In breve si parte la prima notte con l'esfoliazione con prodotti chimici e non scrub dall’effetto meccanico. La seconda è la notte dei retinoidi mentre la terza e la quarta sono di recupero.
«Nelle notti di recupero ci si concentra sul nutrimento del microbioma e sulla riparazione della barriera cutanea – spiega Whitney Bowe - Quindi si riparte da capo. Dopo due cicli, eventuali macchie o sensibilità dovrebbero essere molto migliorate. Il colorito è più sano e la pelle più luminosa, idratata e morbida».
Classic, Gentle o Advanced
Whitney Bowe ha creato variazioni sulla classica routine per personalizzarla in base alle esigenze della pelle.
Se la pelle è particolarmente sensibile, la scelta cadrà su Gentle Skin Cycling, ma se la pelle tollera già anche attivi potenti, si può passare ad Advanced Skin Cycling. Per l‘inverno, ad esempio c’è Winter Skin Cycling, mentre di recente è stata studiata una Natural Skin Cycling.
Winter Skin Cycling
Assicurarsi che la barriera cutanea sia sana e intatta è particolarmente importante durante il periodo invernale, quando lo scudo protettivo naturale della pelle è maggiormente vulnerabile. Questo perché la barriera cutanea deve lavorare ancora di più per mantenere l'idratazione quando si trova ad affrontare gli sbalzi termici: fuori l'aria fredda e l’umidità, all’interno degli edifici quella calda e secca La barriera cutanea ha il grande compito di intrappolare e trattenere l'idratazione nella pelle, oltre a prevenire l'ingresso di allergeni, sostanze irritanti e inquinanti. Nei mesi freddi sono necessarie cure extra. Le notti 1 e 2 mirano a spingere la pelle fuori dalla sua comfort zone, mentre le notti 3 e 4 riguardano il recupero e il nutrimento della barriera cutanea. Per ottimizzare la skincare routine invernale, ecco alcuni suggerimenti della dermatologa.
«Meglio scegliere sieri esfolianti che contengono ingredienti lenitivi come l'aloe o i postbiotici che aiutano a ridurre l'irritazione degli acidi – spiega – Va considerato anche se il prodotto è stato testato sulla pelle sensibile. Se è così, è un ottimo segno perché sarà abbastanza delicato da poter essere utilizzato durante i mesi invernali. Molti scoprono che se usano troppo frequentemente i retinoidi o li sovrappongono ad altri ingredienti potenzialmente irritanti, sperimentano irritazioni e questo accade più facilmente durante i mesi freddi. Per questo, in inverno è meglio utilizzare un retinoide più delicato o prevedere notti di recupero aggiuntive».
Se la pelle mostra segni di una barriera cutanea compromessa (arrossamento, bruciore, reattività, sensibilità), va considerata l'applicazione di un sandwich ai retinoidi.
«Prima di tutto una crema idratante leggera sugli occhi, sui lati del naso, della bocca e sul collo – consiglia la dermatologa - Quindi una quantità di retinoide delle dimensioni di una perla sul viso, un'altra sul collo e due sul décolleté. Infine la crema idratante sopra il retinoide che non sia però troppo occlusiva».
Nelle notti di recupero, dopo la detersione, va potenziata l’idratazione, scegliendo una crema senza profumo con ingredienti come ceramidi, squalano, acido ialuronico, prebiotici e postbiotici.
«Questi ultimi due sono eccellenti per supportare un microbioma sano e ricco – commenta Whitney Bowe – L’ideale è una crema idratante clinicamente testata per riparare la barriera cutanea. Durante i mesi invernali si può aggiungere sopra la crema idratante uno strato extra, con un olio come quello di rosa canina o di vinaccioli, oppure un ricco balsamo rigenerante».
Gentle Skin Cycling
Chi ha la pelle sensibile, con rosacea o eczema, ha la possibilità di scegliere la versione Gentle Skin Cycling.
Nella notte dell'esfoliazione va applicato un prodotto lenitivo e nutriente sopra il siero esfoliante ma evitato un olio minerale perché può aumentare l'irritazione.
Nella notte dei retinoidi meglio iniziare con un prodotto delicato e prima di applicarlo, abbinare una crema idratante senza profumo nelle aree più sensibili, come il contorno occhi, il mento e il collo, soprattutto mentre la pelle si sta adattando alla routine. I profumi nei prodotti sono comunque da evitare nella variante Gentle Skin Cycling. Questo vale sia per le fragranze sintetiche che per molte naturali, compresi gli oli essenziali. Gli ingredienti dall'odore gradevole, naturale o sintetico, sono una delle cause più comuni di reazioni cutanee nella pelle sensibile.
Se la pelle tende a essere secca, si può anche sovrapporre un altro strato di crema idratante usando la tecnica del sandwich. Se non si conoscono gli effetti di principi attivi potenti come AHA, PHA, BHA o retinoidi, meglio iniziare con una sola notte d’esfoliazione seguita da tre notti di recupero per due-tre settimane. Se dopo questo primo ciclo non si avvertono irritazione, bruciore, prurito, desquamazione, si può iniziare ad aggiungere la notte dei retinoidi e passare al classico Skin Cycling di quattro notti.
Advanced Skin Cycling
Chi già da tempo utilizza la Classic Skin Cycling routine e non ha mai sperimentato pizzicore, bruciore, sensibilità, chiazze, desquamazione o irritazione (segno che la barriera cutanea non è guarita al 100%), può passare all’Advanced Skin Cycling.
«L'Advanced Skin Cycling non è affatto migliore del metodo Classic – specifica la dermatologa - Entrambi si basano sulla filosofia fondamentale dell’approccio less is more che rende la cura della pelle più efficace. Advanced Skin Cycling è un modo per personalizzare la routine, se la pelle può tollerare i prodotti push (esfolianti e retinoidi) più spesso rispetto alle due volte del metodo Classic Skin Cycling. In definitiva, la skincare routine è intuitiva e si adatta alle esigenze specifiche della pelle, ma soprattutto in base alla stagione».
Nell’Advanced Skin Cycling si può eliminare una notte di recupero, così la routine prevede una notte esfoliante, una ai retinoidi e una di recupero, poi si riparte dall’esfoliazione per circa due settimane. Se non ci sono irritazioni si può anche aggiungere una seconda notte di retinoidi e lasciare una sola note di recupero. Quindi notte esfoliante, due notti ai retinoidi e infine una di recupero. Poi si riparte. Inoltre si può aumentare la forza del retinoide e anche dell’esfoliante, specialmente se la pelle risponde bene alle due notti consecutive di retinoidi. Se si sceglie di aumentare la forza di entrambi, meglio procedere gradualmente prima solo con il retinoide o con l’esfoliante.
«Consiglio ancora una volta i prodotti esfolianti chimici rispetto agli scrub aggressivi e personalmente opto per una miscela di acidi esfolianti rispetto a un singolo acido – commenta Whitney Bowe - Nello specifico trovo che i prodotti contenenti sia acido glicolico che acido salicilico siano particolarmente utili per schiarire e uniformare la pelle nel tempo. Io preferisco gli esfolianti senza risciacquo perché tendono a essere più efficaci di quelli con risciacquo».
Natural Skin Cycling
Non tutte le pelli tollerano bene gli esfolianti chimici o i retinoidi tradizionali, soprattutto quelle molto sensibili o soggette a irritazioni.
Twelve Beauty, brand di cosmesi naturale, ha rivoluzionato la Skin Cycling routine con una versione più gentile e rispettosa che però resta comunque molto efficace.
La notte d’esfoliazione non prevede gli esfolianti chimici ma sfrutta il potere degli ingredienti naturali, in un prodotto formulato con una miscela di carbone vegetale attivato, argilla caolinica purificante e oli vegetali ricostituenti.
La seconda notte prevede un’alternativa naturale al retinolo tradizionale con una gamma di estratti botanici altrettanto efficaci, ma decisamente più gentili.
Per completare il ciclo, nelle notti 3 e 4 Twelve Beauty offre una selezione di oli nutrienti e rigeneranti.
In questo modo il concetto di Skin Cycling diventa accessibile a tutte le pelli, grazie a formulazioni naturali, prive di sostanze aggressive per ottenere risultati visibili senza stressare la pelle.