“Il vivere momento per momento, volgersi interamente alla luna, alla neve, ai fiori di ciliegio e alle foglie rosse degli aceri, cantare canzoni, bere sakè, consolarsi, dimenticandosi la realtà, non preoccuparsi della miseria che ci sta di fronte, non farsi scoraggiare, essere come una zucca vuota che galleggia sulla corrente dell'acqua: questo io lo chiamo Ukiyo. ”
Così scriveva il monaco buddista Asai Ryoi, nel suo libro Ukiyo monogatari (racconto del mondo fluttuante), in cui descriveva lo stile di vita dei giapponesi che dedicandosi al piacere, o meglio potremmo dire al Carpe Diem, raggiungevano uno stato di ascetismo volto all' atarassia, perchè il mondo terreno è fallace e illusorio e solo attraverso il superamento delle emozioni si poteva raggiungere l’illuminazione.
Ukiyo è divenuto anche la corrente artistica di cui fanno parte le celeberrime stampe tradizionali giapponesi, scene di vita di geishe e samurai, teatro Kabuki, poemi e paesaggi e di cui abbiamo visitato la mostra che si chiudeva ieri a Pavia, “Hokusai, Hiroshige Utamaro, capolavori dell' arte giapponese”, e che mi da lo spunto non tanto di parlare dell' influenza dell' arte giapponese in Europa nel XIX secolo, ci sarà occasione, ma della cura di sé che le donne giapponesi si riservano tradizionalmente. Abbiamo tanto da imparare!
Il loro rituale si fonda essenzialmente sulla “sovrapposizione a strati” di una serie di trattamenti che vanno ad ottimizzare lo splendore della pelle. Si inizia SEMPRE con la detersione, che la sera prevede addirittura una doppia pulizia: infatti tradizionalmente c'è un primo step di demaquillage con olio, e poi il lavaggio del viso per rimuovere l’eccesso dell'olio stesso (noi di jo.maison.jo vi abbiamo facilitato il compito con il nostro latte Adorable!)
Si passa poi alla lozione, che è fondamentale per completare la detersione del viso e donare splendore, quindi al siero, che stimola e cura le cellule dell’epidermide, ed infine la crema, che completa l'effetto del siero. E non mancano i trattamenti da eseguire una o più volte la settimana, quali gommage e maschere, ma il vero segreto di questi rituali, che in fondo non si discostano molto dai nostri, è la consapevolezza: del tempo che ci stiamo dedicando, dell’amore per noi stesse e del desiderio di sentirci bene, davvero bene nella nostra pelle, perché, e ne sono convinta, ognuna di noi deve cercare di diventare la versione migliore di se stessa.